Situato al confine tra la Georgia e l’Azerbaigian, l’antico e misterioso complesso di Davit Gareja (o Gareji) comprende una quindicina di monasteri scavati a mano nei ripidi pendii rocciosi del Monte Gareja.

Chiamati a volte ‘monasteri rupestri’, offrono un suggestivo spaccato della vita degli asceti che lavoravano, studiavano e pregavano in questo paesaggio lunare e semidesertico. Il vasto complesso fu fondato da san David (Davit), uno dei tredici Padri asceti siriani che nel VI secolo tornarono dal Medio Oriente per diffondere il cristianesimo in Georgia.

I 15 monasteri sono disseminati in una zona remota della Georgia, per cui in genere quasi tutti i visitatori ne vedono soltanto due. Il più antico è quello di Lavra, disposto
su tre livelli, che include le grotte di Davit e del suo discepolo del Kakheti Lukiane, la chiesa rupestre del VI secolo chiamata Peristsvaleba e la tomba di Davit. Sulla collina sovrastante si trova il monastero di Udabno,
che merita la visita per i favolosi affreschi, tra cui quelli raffiguranti l’Ultima Cena, Cristo con i discepoli e una scena con san David e Lukiane circondati da cervi. Si tratta di una straordinaria panoramica sul cristianesimo delle origini, anche se per poter visitare alcuni monasteri occorre una buona dose di coraggio e abilità.

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