Diplomazia pontificia: la presidente di Georgia a Roma.

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photo: vaticance.org

Salomé Zourabichvili, Presidente di Georgia, sarà in Vaticano dal 16 al 19 giugno, per una serie di incontri istituzionali che prevedono i consueti bilaterali in Segreteria di Stato, ma anche un incontro con il Pontificio Consiglio della Cultura, per portare le già ottime relazioni diplomatiche ad un altro livello.

Lo spiega ad ACI Stampa Khetevane Bagrationi de Moukhrani, dal 2019 ambasciatore di Georgia presso la Santa Sede (incarico che aveva già ricoperto dal 2005 al 2014).

“Sin dal momento della sua elezione – racconta l’ambasciatore – la Presidente hav oluto venire a fare visita al Santo Padre. C’era già un viaggio previsto per il 26-27 aprile, che è poi stato rinviato per via delle restrizioni della pandemia. Ora, la Presidente viene per sviluppare ulteriormente gli eccellenti rapporti tra Santa Sede e Georgia.

L’ambasciatore Bagrationi rileva che “oltre al bilaterale in Segreteria di Stato, la Presidente desidera approfondire i rapporti con la Santa Sede anche dal punto di vista culturale”.

Georgia e Santa Sede hanno relazioni diplomatiche dal 1992, e la nazione è stata visitata da San Giovanni Paolo II nel 1999 e Papa Francesco nel 2016.

L’ambasciatore ricorda che “la Georgia è un Paese di antichissima cultura religiosa, convertito da Sant’Andrea il Primi Chiamato. Poi successivamente, fu grazie a Santa Nino, che il primo giugno del 319 dalla Cappadocia varcò le frontiere della Georgia divulgando il cristianesimo in tutta la nazione, così che il cristianesimo divenne la religione di Stato nel 337. La consideriamo al pari degli apostoli, come un apostolo donna”.

Quasi subito, la Georgia ha avuto rapporti molto stretti con la Sede Apostolica – prosegue l’ambasciatore – “tanto è vero che nell’Archivio Apostolico Vaticano si trova uno scambio epistolare tra Papa Onorio III e la Regina Russudan”.

Oltre all’incontro con il Pontificio Consiglio della Cultura, l’agenda della presidenza Zourabichvili include anche un incontro all’Archivio Storico della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, dove sono conservate le lettere tra Georgia e Santa Sede a partire dal 1622.

La Presidente – conclude l’ambasciatore Bagrationi – ha voluto una visita “quanto più possibile sostanziosa”. L’importante, però, è portare avanti l’ottimo rapporto già esistente.

 
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