In Georgia scoppiano le proteste contro la “legge russa”.
Sventolando le bandiere blu-stellate dell’Unione Europea, migliaia di manifestanti si sono riuniti nel centro della capitale della Georgia (Tbilisi) per protestare contro il disegno di legge sulla “trasparenza dell’influenza estera” messo a punto dal partito di maggioranza Sogno Georgiano e già votato in prima lettura dal parlamento monocamerale. Secondo la normativa in discussione, le organizzazioni che ricevono più del 20% dei loro finanziamenti dall’estero sono tenute a iscriversi in un apposito registro degli “agenti stranieri”. Le opposizioni hanno ribattezzato il provvedimento come “legge russa”, sostenendo che possa ridurre i diritti politici e compromettere l’adesione all’Unione Europea del paese caucasico. La divisiva proposta di legge era già stata ritirata nel marzo 2023 a causa di violente proteste di piazza. Anche in caso di approvazione in seconda lettura, non è scontato che la legge possa entrare in vigore: la presidente Salomé Zourabichvili potrebbe infatti rifiutarsi di firmarla. La diplomatica francese naturalizzata georgiana e discente di Zbigniew Brzezinski alla Columbia University aveva già espresso lo scorso anno la propria contrarietà a un simile provvedimento “liberticida”.
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30/04/2024