Un angolo di Georgia nel centro di Bari

In Puglia la comunità più grande d’Italia. Nel capoluogo, l’associazione culturale Gurulebi ospita una scuola di danza che aiuta bambini e adolescenti a mantenere vivo il legame con il loro Paese.
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C’è un angolo di Georgia nel centro di Bari. Bambini e bambine, ragazzi e ragazze imparano i passi delle antiche danze tradizionali del loro Paese d’origine.

Una volta a settimana si incontrano nei locali dell’associazione culturale Gurulebi. L’ha fondata sette anni fa Lela Dvali, insegnante di danza in Georgia, badante in Italia dove si è trasferita da vent’anni con la sua famiglia. I bambini e gli adolescenti che frequentano la scuola di danza sono tutti georgiani. Nati e cresciuti in Italia. La musica e la danza per mantenere vivo il legame con il loro Paese, che molti di loro non hanno mai nemmeno visitato.

Sulle divise simboli che rimandano agli abiti della tradizione. Lela Dvali e le altre insegnanti danno indicazioni sui movimenti da mettere in pratica.
Gli apprendisti ballerini eseguono. Coordinati e concentrati. Per i genitori dei ragazzi, un modo per conoscere e incontrare altri georgiani.
Sono quasi settemila in Puglia, la comunità georgiana più grande d’Italia. Dopo viene la Toscana, con poco più di seimila cittadini della Georgia.

Nella scuola di danza, le bandiere della Georgia e dell’Unione europea sono una accanto all’altra. Nella realtà, invece, il governo di Tbilisi ha deciso di sospendere fino al 2028 i negoziati per l’adesione all’Ue, scatenando veementi proteste di piazza nel Paese, represse con la forza.

A Bari decine di donne georgiane si danno appuntamento sotto la sede del Consolato. Sui manifesti slogan contro il governo filorusso. I volti dei manifestanti rimasti feriti durante le cariche della polizia.

Link all’articolo – www.rainews.it

23/12/2024

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